Auguri, buone Feste

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TUTTA L’EQUIPE AUGURA UN SERENO E FELICE ANNO NUOVO.

Il nuovo anno porterà tante novità…. venite a scoprirle.

Vi aspettiamo numerosi.

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22079 – Villa Guardia (CO)

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Coworking – Offerta di Natale

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arriva il Natale…..
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La rottamazione delle cartelle è Legge

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Con la gazzetta Ufficiale n. 249 del 24.10.2016 ha trovato ufficialità il D.L. 193/2016 che, tra le diverse misure di carattere fiscale, contiene anche la nuova ”rottamazione” delle cartelle esattorial, inerente tra l’altro anche l’Iva sui consumi e le multe stradali.

La norma riguarda tutti i ruoli relativi agli anni 2000-2016. E’ quindi fin d’ora possibile presentare “istanza di definizione agevolata” per versare unicamente le imposte e i contributi indicati nelle cartelle ricevute, cancellando le sanzioni e gli interessi di mora. Residua da pagare, oltre all’importo dovuto inizialmente, anche l’aggio per il concessionario della riscossione.

Le ultime modifiche prevedono la proroga del termine di adesione al 31 marzo 2017 e la possibilità di effettuare i versamenti in cinque rate fino a settembre 2018.

Anche le cartelle già rateizzate potranno essere oggetto di adesione, ma senza possibilità di recuperare le sanzioni e gli interessi già versati.

Si possono ”definire” anche le cartelle relative alle multe stradali non pagate. Ma in questo caso non verranno eliminate tolte le ‘sanzioni in quanto le contravvenzioni sono di fatto delle ”sanzioni amministrative per violazione del codice della strada”. Quindi il beneficio sarà limitato agli interessi oppure sulle maggiorazioni previste.

Lasciare il proprio cane da solo in giardino senza prestargli le dovute cure è reato

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La Suprema Corte di Cassazione, con sentenza n.36866/2016 ha sancito che è reato lasciare il proprio cane “in luogo distante dalla propria abitazione, quindi, con poche occasioni di stare in sua compagnia e in condizioni di salute precarie e sicuramente produttive di sofferenza fisica per l’animale, non curandosi adeguatamente dello stesso, tanto da non essersi nemmeno accorto della sua situazione fisica”.

La Suprema Corte precisa, in particolare, che detto comportamento è censurabile in quanto si tratta di “trascuratezza colposa”.

Esso, infatti, costituisce reato non solo quando è manifestamente crudele, ma anche quando è tale da ingenerare nell’animale un senso di abbandono e frustrazione, tale da incidere sulla sua sensibilità psico-fisica.

Il diritto all’assegno divorzile viene meno se la ex moglie inizia una convivenza con il nuovo compagno

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Con la sentenza n. 19345 del 29.09.2016, la sesta sezione civile della Corte di Cassazione ha sancito che qualora la ex moglie costituisca una famiglia di fatto con un nuovo compagno viene meno il di lei diritto all’assegno divorzile.

La Suprema Corte, infatti, ha precisato che “l’instaurazione di una nuova famiglia, ancorché di fatto, rescindendo ogni connessione con il tenore e il modello di vita caratterizzanti la pregressa fase di convivenza matrimoniale, fa venire meno il presupposto per la riconoscibilità dell’assegno divorzile a carico dell’altro coniuge, cosicché il relativo diritto non entra in stato di quiescenza, ma resta definitivamente escluso”.

Una longeva e duratura convivenza con un nuovo compagno, infatti, secondo la Cassazione, comporta “l’assunzione piena del rischio del rapporto e, quindi, esclude ogni residua forma di solidarietà post-matrimoniale con l’altro coniuge, il quale deve considerarsi definitivamente esonerato dall’obbligo di corrispondere l’assegno divorzile” e ciò anche qualora la nuova relazione poi finisca.